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- დ**დ La speranza il cuore della vita დ**დ Frese Raffaella
mercoledì 23 luglio 2025
Non tutti i fuochi distruggono
“Non tutti i fuochi distruggono. Alcuni rivelano.
Bruci ciò che non sei più, e scopri che nelle fiamme non c’è solo dolore, ma una verità che attendeva da tempo di essere svelata. Le ceneri, che il mondo chiama fine, tu le conosci come seme. Lì germoglia il tuo nuovo inizio, silenzioso e sacro, lontano dagli occhi, ma vicino all’essenza. E impari che la rinascita non è un evento, ma un atto di coraggio quotidiano: scegliere la luce anche quando il cielo è assente, scegliere il silenzio quando le parole ferirebbero, scegliere di restare fedeli a sé stessi anche quando tutto intorno chiede di dimenticarsi. Ti accorgi allora che i veri confini non sono quelli che separano te dagli altri, ma quelli che tracci con rispetto attorno alla tua pace. E ogni volta che qualcuno tenta di attraversarli con mani sporche di rabbia o d’ego, non ti difendi ti ritrai, non per paura, ma per rispetto del sacro che custodisci. Perché la vera forza, ora lo sai, non è resistere a ogni colpo, ma scegliere con grazia cosa lasciar toccare il cuore e cosa, invece, lasciar svanire nel vento. Di Raffaella Frese
Ogni cuore porta con sé cicatrici invisibili
“Ogni cuore porta con sé cicatrici invisibili, tracce di lotte intime che solo chi le ha vissute può davvero comprendere. Non si può giudicare il dolore di un altro senza aver camminato nei suoi passi, senza aver respirato la stessa aria di attesa e di sofferenza. Eppure, spesso, dimentichiamo che dietro ogni sorriso, dietro ogni parola, si nasconde una storia che nessuno conosce davvero. La compassione nasce dal silenzio dell’ascolto, dal rispetto di ciò che non si vede, ma che è ugualmente reale. Solo chi ha imparato a guardare con gli occhi del cuore sa che ogni incontro è un riflesso di un cammino nascosto. Le persone, con le loro sfumature di gioia e dolore, sono come fiumi che scorrono in silenzio, portando con sé le storie che nessuno conosce. Non c’è verità più profonda che riconoscere, negli altri, la stessa umanità che ci abita, e nella loro lotta, scorgere la nostra stessa forza. E così, senza parole, la comprensione cresce, nutrendosi di quella delicatezza che solo il cuore sa offrire. “Nel momento in cui impariamo a vedere con gli occhi dell’anima, comprendiamo che ogni ferita è un insegnamento, ogni silenzio una rivelazione. E le storie che ci sembrano lontane diventano parte di noi, intrecciandosi con le nostre in un’armonia che va oltre il giudizio. Perché ogni persona è un mondo a sé, fatto di albe e tramonti, di sogni mancati e di conquiste silenziose. Solo quando smettiamo di cercare risposte facili, e accettiamo la complessità dell’esistenza, scopriamo che siamo tutti, in fondo, alla ricerca dello stesso conforto: essere compresi, senza essere giudicati.” di Raffaella Frese
Abito un tempo sospeso

“Chiamano amore
“Chiamano amore ciò che spesso è solo tregua tra due solitudini: gratitudine travestita da passione, abitudine che ha imparato a respirare a due voci. L’amore delle anime gemelle esiste, forse, ma solo dove la luce non arriva: tra le pagine di un libro o nel silenzio irreale di un sogno mai svegliato. Ci insegnano a cercare l’amore come si cerca una casa: stabile, funzionale, con muri solidi contro il tempo. Ma l’anima non abita nel cemento, si consuma tra le stanze dove l’emozione si ripete e non sorprende più. Così restiamo, non per amore, ma per il timore di svuotare il cuore e tornare a sentire freddo. Ci accostiamo come naufraghi su zattere vicine, legati più dal bisogno che da un sogno comune. L’amore vero, viene narrato attraverso i secoli, viene trascritto nei migliori romanzi, ma è raro, perché brucia senza distruggere, come il silenzio nella tempesta, pochi eletti hanno la possibilità di trovarlo. Ed è per questo che chi l’ha vissuto davvero, non lo racconta: lo custodisce come una ferita sacra.” Di Raffaella Frese
“Non si ama chiunque
“Non si ama chiunque, né si accoglie chiunque:
le anime che scegli di tenerti accanto sono specchi del silenzio che sopporti, del fuoco che coltivi, e della dignità che non baratti. Chi ti merita non ti consuma, ti custodisce. Non è superbia scegliere chi deve sfiorarti l’anima è sapienza antica, è memoria del dolore. Perché ogni voce che lasci entrare può diventare eco, e ogni presenza un seme che fiorisce o corrompe. Non cercare chi ti capisce a metà, perché mezzo amore è un veleno lento. Cerca chi ti attraversa in silenzio e sa restare, anche dove non hai parole, anche dove non hai luce. Chi sa il tuo valore non ha bisogno che lo gridi, lo riconosce nel modo in cui respiri, anche quando pensi di essere sola nelle frattaglie incomplete dell’esistenza. Di Raffaella Frese
Siamo storie da scrivere
“Siamo storie da scrivere, sogni ancora da iniziare, aquiloni in balia del vento. Siamo il punto di partenza, nel cambiamento che trasporta i venti della vita. Con passione e saggezza mescolati al coraggio, siamo pronti a ricominciare.” Sempre e comunque; con la consapevolezza che ogni fine può essere sempre un nuovo inizio..
di Raffaella Frese
lunedì 14 luglio 2025
Non è compito dell’amore
“Non è compito dell’amore chiudere le crepe dell’anima, ma danzarvi attorno come Orfeo davanti all’abisso. Chi cerca salvezza nell’altro tradisce il tempo: il vuoto non si riempie, si contempla. E solo chi osa abitarlo senza paura, senza preghiere, può sfiorare l’eternità senza confonderla con un rifugio. Perché l’eternità non è un approdo, ma un attraversamento: un filo invisibile che unisce il primo battito d’esistenza al silenzio dell’ultimo sguardo. Chi pretende che l’amore curi, ha dimenticato che anche gli dei amavano; invano e morivano lo stesso. Il tempo non ricuce, il destino non consola. Sono forze cieche, come vento tra rovine antiche, e noi fragili architetture di carne e memoria pretendiamo che qualcuno ci completi, come se fossimo enigmi da risolvere e non fratture da onorare. Ma vi dirò una verità più nuda: siamo crepature che respirano, non vasi da restaurare. E l’amore che salva non salva affatto, semplicemente resta, a guardare con te il bordo del precipizio senza offrirti appigli. Perché l’amore vero è presenza nel vuoto, non medicina contro di esso.” Di Raffaella Frese
venerdì 11 luglio 2025
Tempo
C’è un viandante silenzioso che passa leggero
Cammina scalzo tra le vele invisibili delle ore
sui sentieri segreti dei minuti.
lo chiamano Tempo,
ma somiglia più a un soffio d’aria
che a una lancetta d’argento.
Non parla mai ad alta voce,
ma insegna con sguardi lenti,
con abbandoni precisi,
con silenzi che diventano maestri.
Mi ha detto che ogni cosa cade
quando è pronta a farsi terra,
che ogni addio è solo un seme
e ogni dolore, un nome
che non avevo ancora imparato a pronunciare.
Mi ha insegnato a non forzare i fiori,
a non chiedere all’alba di venire prima,
a lasciar morire ciò che vuole andarsene
senza fargli guerra.
Mi ha mostrato che le cicatrici
non sono affatto rovine,
ma lettere scritte a fuoco
sulla pelle dell’anima.
Non si leggono con gli occhi,
ma con le mani tremanti
della consapevolezza.
Tempo,
architetto dell’essere,
poeta silenzioso delle transizioni,
tu che spezzi e poi ricuci
con l’ago della pazienza,
non ti temo più.
Ora so che ogni arrivo ha il suo passo,
ogni amore il suo ciclo,
ogni perdita una sapienza nascosta
nel fondo del vuoto.
Non ti inseguirò più,
camminerò al tuo fianco.
E se un giorno mi ferirai,
sarà solo per insegnarmi
il modo in cui si guarisce. Di Raffaella Frese
La spirale dell’inizio”
La spirale dell’inizio”
L’enfasi più ardua
è cominciare,
non per arrivare,
ma per accorgersi che il tempo
non cammina — respira.
Ogni inizio è un varco,
una soglia tra ciò che è stato
e ciò che ancora non ha nome.
Non nasce per durare,
ma per insegnarci
che persino la fine
ha il volto di un germoglio.
La vita non corre in linea retta,
ma fiorisce a spirali,
come una stella che muore
solo per continuare a viaggiare
nella luce che rimane.
Si cade,
ci si spezza,
ci si perde come acqua nel deserto.
E poi — senza rumore —
qualcosa si rialza.
Qualcosa in noi
che non sa morire.
Forse è questo la rinascita:
non un trionfo,
ma un sussurro.
Un passo appena,
invisibile,
che ci riporta
dove non siamo mai stati
ma che, inspiegabilmente,
riconosciamo come casa. Di Raffaella Frese
mercoledì 9 luglio 2025
Siamo ricordi che camminano
“Siamo ricordi che camminano, sogni sussurrati tra le pieghe del tempo. Chi ci ama non ci perde mai davvero: diventiamo vento nei loro silenzi, luce nelle notti in cui non hanno più stelle. Camminiamo accanto a loro senza fare rumore, nelle stanze vuote, tra i pensieri fragili, nel battito irregolare di un cuore che ci cerca. Ci trovi nei libri sfiorati con nostalgia, nei cieli che sembrano parlare, in quelle ore sospese in cui il mondo si ferma — e l’anima, per un istante, ricorda. Non servono parole per restare. Restiamo nell’invisibile, nell’eterno non detto, nella memoria che vibra, anche se nessuno la chiama. E quando un sorriso nasce da una lacrima,
è lì che siamo: a metà tra ciò che è stato e ciò che sarà, tra la pelle e l’infinito.” Di Raffaella Frese
venerdì 4 luglio 2025
È forte chi ha il coraggio di abitare
“È forte chi ha il coraggio di abitare la propria verità come una casa nuda sotto la pioggia, senza tetto d’orgoglio, senza muri di finzione e lì, tra le crepe dell’essere, lascia fiorire il silenzio che non mente, la gentilezza che resiste, e l’anima che non ha paura di tremare. È forte chi non teme la notte dell’anima, ma la attraversa a piedi scalzi, sentendo ogni pietra come un richiamo al risveglio. Chi non cerca risposte comode, ma domande che sappiano aprire varchi, spalancare finestre nell’invisibile. Chi resta, anche quando il mondo fugge, chi accoglie, anche quando tutto chiude, chi si frantuma, non per perdersi, ma per diventare mille occhi nuovi. È forte chi conosce il valore dell’attesa, chi sa che i fiori veri non sbocciano nel rumore, ma nella pazienza del seme sepolto.
Chi sa perdere senza perdersi, e sorridere ancora, non perché tutto va bene, ma perché ha imparato a vedere la bellezza anche nelle crepe dell’incompiuto. Di Raffaella Frese
Ci sono anime che non urlano
“Ci sono anime che non urlano, ma resistono come radici sotto la tempesta: piegate, mai spezzate. Non cercare chi ti capisce nel rumore del mondo — chi ha imparato a bastarsi sa che la vera forza è restare fedeli a sé stessi, anche quando il cuore vorrebbe scappare. Ci sono anime che non fanno rumore, ma resistono sotto il peso del mondo come radici sepolte nella pietra: piegate dal dolore, mai spezzate dalla resa. Non cercano rifugio nel clamore di chi ascolta solo per rispondere — hanno imparato che bastarsi è l’unico modo per non svendersi. La vera forza? Restare integri quando tutto ti chiede di cambiare, scegliere la propria verità anche se costa la solitudine, anche se il cuore, a volte, vorrebbe solo scappare e dimenticare di essere.” Di Raffaella Frese
mercoledì 2 luglio 2025
Nelle favole ti salva un eroe
“Nelle favole ti salva un eroe. Nella vita vera, ti salva uno sguardo: quello dei tuoi figli che, senza saperlo, ti ricordano chi sei. Sono il tuo eco nel tempo, il cuore che batte fuori dal tuo petto, la ferita che guarisce solo con un loro sorriso. Con loro impari che l’amore vero non chiede, non pesa, esiste., persiste. E in quell’esistenza silenziosa, dell’appartenerti incondizionatamente; trovi il tuo senso, trovi te stessa. Di Raffaella Frese . Nella vita vera, ti salva uno sguardo: quello dei tuoi figli che, senza saperlo, ti ricordano chi sei. Sono il tuo eco nel tempo, il cuore che batte fuori dal tuo petto, la ferita che guarisce solo con un loro sorriso. Con loro impari che l’amore vero non chiede, non pesa, esiste., persiste. E in quell’esistenza silenziosa, dell’appartenerti incondizionatamente; trovi il tuo senso, trovi te stessa. Di Raffaella Frese
Nessuno va via per sempre
“Nessuno va via per sempre; oltre i confini del tempo c’è uno spazio che si chiama anima, dove ogni incontro vive in eterno.” Di Raffaella Frese
“Lascia che il tempo ti insegni
“Lascia che il tempo ti insegni la pazienza dell’inverno, ma non dimenticare la promessa della primavera: anche dopo il gelo più duro, la vita torna sempre a fiorire. E così anche tu, non temere le stagioni del silenzio, né i giorni in cui tutto sembra immobile. Sotto la neve, i semi già sussurrano alla terra che presto verrà il tempo di rinascere. Perché ogni attesa porta in sé il battito di una nuova alba, ogni radice nascosta custodisce il sogno di un fiore. E quando il sole tornerà a sfiorarti la pelle, tu saprai che niente è stato vano: eri solo in viaggio verso la tua fioritura.” Di Raffaella Frese
La felicità non ha indirizzo né dimora
“La felicità non ha indirizzo né dimora, ma passa silenziosa tra le crepe dell’anima, dove il dolore ha scavato rifugi e la speranza ha piantato fiori. È il coraggio di danzare sull’orlo del vuoto, sapendo che anche il vento più crudele può diventare respiro. È il gesto di restare interi, mentre il mondo insiste a dividerci in pezzi. È la voce che non trema, anche se dentro urla tempeste, è la carezza che si dona, pur sapendo che le mani, a volte, restano vuote.
Felicità è riconoscersi fragili senza cedere alla resa, è camminare scalzi sull’asfalto dell’incertezza, credendo che da qualche parte, sotto la pelle, esista ancora una strada che porta alla luce. È un atto di fede laico, un sussurro ostinato, una preghiera scritta tra le rughe del tempo: ‘ Io esisto, e merito amore, anche nel disordine.’” Di Raffaella Frese
La mente non guarda
La mente non guarda, ricrea; non osserva, ma interpreta. Vede non ciò che è, ma ciò che teme, ciò che ama, ciò che manca. È uno specchio incrinato dall’esperienza, che rifrange il mondo attraverso le ombre della memoria e i lampi dell’immaginazione. Così, ogni realtà è una ferita o una carezza: dipende da quale occhio scegliamo per guardarla. Perché la mente è un giardiniere invisibile: può coltivare spine nel pieno della primavera o raccogliere fiori anche nel mezzo di un inverno interiore. Ogni pensiero è un seme, ogni emozione una stagione. E così il mondo fuori diventa il riflesso di ciò che accade dentro: una guerra o una tregua, una notte o un’alba appena nata. Ciò che chiamiamo realtà è spesso solo una poesia non ancora scritta o già dimenticata, un sogno che si finge logica, un silenzio pieno di significati che non osiamo ascoltare.” Di Raffaella Frese
Amare
Amare è scrivere il nome dell’altro sul proprio respiro, sapendo che ogni nome è un frammento d’eternità. È riconoscere nell’altro non una metà, ma una scintilla di rinascita, quel riparo invisibile dell’anima che solo l’amore autentico sa compiere. Non esiste amore senza silenzio, così come non esiste verità senza mistero: l’amore, come la fede, abita ciò che non possiamo spiegare, e resta — anche quando tutto sembra dissolversi. Perché il vero amore non lega: ricorda. È memoria viva di ciò che è essenziale nel passare delle cose.” Di Raffaella Frese
E così mi sedetti
“E così mi sedetti, non dove avrei voluto, ma dove il caso e la coscienza mi portarono. E mentre il mondo scambiava maschere per volti e menzogne per verità, io imparai che il solo posto giusto è quello in cui l’anima resta integra. E lì, tra il frastuono delle voci vuote e il silenzio dei cuori pesanti, compresi che la dignità non ha bisogno di proclami né la verità di testimoni. Basta ascoltare il battito del proprio cuore per sapere dove stare, perché chi si conosce non si smarrisce, e chi si accetta non teme il posto che gli è stato dato. “E mentre gli altri cercavano sedie più alte o più comode, io restai lì, dove la coscienza non baratta la quiete con l’inganno. Perché il valore di un posto non sta nel prestigio, ma nella pace con cui vi si rimane. E così, anche seduta dalla parte del torto, fui più giusta di chi si alzava per convenienza. E capii che il torto e la ragione sono spesso illusioni, specchi deformati da chi guarda senza vedere. Non era la sedia a definirmi, né il giudizio altrui a scolpire la mia essenza. Perché l’anima non ha posto fisso, ma dimora dove risiede la verità. E chi porta verità nel cuore, ovunque si sieda, resta in piedi dentro di sé.” di Raffaella Frese
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