martedì 5 giugno 2012

C’è una bellezza ruvida in chi è caduto e ha scelto di rialzarsi senza far rumore. Una grazia antica, come quella delle montagne dopo la tempesta: ferite, sì, ma ancora lì. Immobili e immense. Non tutti sapranno capirti. Molti ti chiameranno freddo, distante, cambiato. Ma solo tu conosci il costo della tua pace. Solo tu sai quanto hai dovuto perdere per ritrovarti. Il coraggio, a volte, non è gridare battaglia. È restare fermi quando tutto intorno crolla. È sorridere quando il cuore trema. È scegliere il silenzio, non per debolezza, ma per maestà. Perché chi è rinato dal fuoco non cerca vendetta, cerca verità. E nel suo passo lento c’è la forza di chi ha già vinto: non sugli altri, ma su sé stesso. Di Raffaella Frese

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